DIGITAL TRUST, A COSA SERVE?

Nei mesi scorsi abbiamo vissuto tutti l’esperienza unica e, speriamo, irripetibile del lockdown. Ci siamo così ritrovati, in poche ore, nell’impossibilità di uscire di casa per le nostre attività quotidiane. Il risvolto positivo, però, è legato al fatto che abbiamo scoperto la possibilità di svolgere una serie di operazioni, anche importanti, senza doverci mettere in […]

Si tratta della possibilità di riconoscere, con certezza e da remoto, l’identità di una persona e la sua volontà di acquistare un bene o sottoscrivere un servizio.

Nei mesi scorsi abbiamo vissuto tutti l’esperienza unica e, speriamo, irripetibile del lockdown. Ci siamo così ritrovati, in poche ore, nell’impossibilità di uscire di casa per le nostre attività quotidiane. Il risvolto positivo, però, è legato al fatto che abbiamo scoperto la possibilità di svolgere una serie di operazioni, anche importanti, senza doverci mettere in coda negli uffici della PA o delle banche. Tutto questo è reso possibile dal cosiddetto digital trust, letteralmente “fiducia digitale”. In pratica si tratta della possibilità di riconoscere, con certezza e da remoto, l’identità di una persona e la sua volontà di acquistare un bene o sottoscrivere un servizio.

Ne abbiamo parlato con Danilo Cattaneo, amministrato delegato di Infocert, l’azienda leader nei servizi digitali.