Quarant’anni fa, con un diploma di tecnico delle telecomunicazioni, Patrizio Labella entrava nel mondo del lavoro con una grande passione per l’IT ed il ruolo di tecnico. “Un incarico che non è durato molto”, ci racconta nella puntata di Capitani d’Impresa. Perché dopo un solo anno, l’amministratore dell’azienda lo sfida ad occupare un ruolo più commerciale.

Inizia così il racconto di Patrizio Labella che, nel 2017, entra in GCI System Integrator con il ruolo di CEO. L’azienda, all’epoca specializzata nella manutenzione, voleva creare una Business Unit dedicata proprio alla System Integration e Labella possedeva l’esperienza e le qualità per guidare una simile realtà. Una realtà in cui ha portato “trent’anni di lavoro e una conoscenza approfondita del mercato”, che si sono unite nella creazione di “un’azienda strutturata per rispondere alle reali esigenze del mercato”. In pochi anni GCI è diventata un riferimento nell’ambito della System Integration, perché è in grado di intervenire su infrastrutture anche molto complesse, per renderne facile la fruizione ai propri clienti.

Per raggiungere questo obiettivo “bisogna essere più bravi di quelli che ci sono” e noi di GCI System Integrator scegliamo “persone con un significativo know-how”, ma anche capaci di “condividere lo spirito di una realtà in cui sessanta persone seguono le linee guida dell’azienda, ma con l’autonomia necessaria per affrontare le sfide quotidiane”.

Labella chiede alle persone del suo team di essere anche curiose, per capire l’innovazione ed il futuro. Anche se lo stesso ma, in questa intervista, svela la propria passione per gli antichi romani. Perché proprio dagli antichi romani ha imparato come, per proteggersi dai cyberattacchi, sia necessario implementare una strategia capace di impedire le intromissioni dall’esterno, ma anche di prevenire gli attacchi interni. Una strategia che GCI System Integrator sta proponendo con successo anche in ambito industriale (ovvero nel cosiddetto OT) e nelle strutture sanitarie, sempre più oggetto di attacchi informatici.

Il tutto offrendo ai dipendenti la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento sulle nuove tecnologie, con una particolare attenzione per l’intelligenza artificiale utilizzata nell’ambito della manutenzione preventiva.