La mancanza di fiducia, spesso legata a una percepita assenza di certezza giuridica, scoraggia numerosi utenti dall’effettuare transazioni per via elettronica e dall’adottare nuovi servizi. Un ostacolo superato dal Regolamento eIDAS, che rafforza la fiducia di consumatori, imprese, autorità pubbliche e professionisti negli ambienti online e nelle transazioni elettroniche.

Infatti il Regolamento eIDAS fornisce un quadro giuridico generale per l’impiego dei servizi fiduciari e garantisce che, per accedere ai servizi online transfrontalieri, si possa disporre di un’identificazione e un’autenticazione elettronica sicure. Per questo fissa una serie di condizioni in merito all’obbligo di riconoscimento dei mezzi di identificazione elettronica e alle modalità di notifica dei regimi di identificazione elettronica.

Si tratta di regole molto severe, che prevedono anche ispezioni mirati sulle aziende che intendono fornire servizi come marca temporale, firma elettronica qualificata, certificati SSL e sigillo elettronico. Questo perché il rispetto del Regolamento eIDAS, sancito da severi controlli, permette alle aziende di disporre di identificazione e autenticazione elettronica riconosciuti reciprocamente dai Paesi europei. Aprendo così le porte alla possibilità di operare su base transfrontaliera, evitando ostacoli nelle interazioni con le autorità pubbliche, e agevolando la fornitura transfrontaliera di numerosi servizi.

In questo video Nicole Mazzoni ci spiega come Infocert abbia superato le visite ispettive europee che, dopo aver certificato sicurezza, contratti, infrastrutture e livello di servizio, permettono oggi offrire servizi certificati per chi intende operare sul mercato digitale europeo.

 

Per ulteriori dettagli su quanto previsto dal Regolamento eIDAS è possibile consultare il testo integrale seguendo questo il link: Regolamento n° 910/2014 del 23 luglio 2014.

Per capire meglio le differenze tra sigilli e firme elettroniche, vi rimandiamo all'articolo: Firma elettronica e firma digitale dal CAD ad eIDAS.