Il problema della sicurezza, con l’esplosione della digitalizzazione cui abbiamo assistito negli ultimi due anni, è balzato agli onori delle cronache rendendo le aziende più consapevoli della necessità di tutelare i propri lavoratori e i propri asset. Ovviamente, ci sono settori più recettivi mentre in altri la strada da percorrere è ancora lunga, non solo a livello di adozione della tecnologia ma anche nella preparazione del personale. Michele Vescovi, R&D Manager presso Praim, società attiva a livello globale nello sviluppo e produzione di terminali Thin Client e di soluzioni per la gestione degli endpoint, ci ha spiegato la situazione attuale sottolineando la necessità di concepire la sicurezza come un processo continuo per la protezione del core business aziendale. È necessario adeguare la protezione ai bisogni delle singole realtà mettendo in atto azioni specifiche a seconda dell’esigenza, come ad esempio l’autenticazione degli utenti, e curando ogni dettaglio.

Praim affianca le aziende in queste difficili sfide mettendo al centro la sua esperienza e le sue capacità di automatizzazione in maniera tale di supportare gli amministratori informatici a gestire con semplicità tutti i dispositivi e i processi legati alla security.

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