Sino a pochi mesi fa, la dematerializzazione era subita dalle aziende come l'ennesimo obbligo normativo. O, nella migliore delle ipotesi, consisteva nella semplice scansione dei documenti cartacei.
Eppure, come ci spiega Danilo Cattaneo, amministratore delegato di InfoCert – Gruppo TecnoInvestimenti in questo video, InfoCert intuì le potenzialità della dematerializzazione, investendo in ricerca e sviluppo.
Un'intuizione ripagata dal fatto che oggi proprio la dematerializzazione è utilizzata per migliorare efficienza e efficacia nei processi più svariati, come testimoniano realtà del calibro di Barilla, Enel, IngDirect o Findomestic.
Così, partendo da prodotti quasi obbligatori per le aziende, InfoCert è in grado di aiutare le aziende a coniugare normativa e tecnologia per creare valore. L'intuizione più innovativa, infatti, è stata quella di aggregare alcuni servizi di digital trust per rendere digitali anche i processi più importanti di un'azienda. Il tutto in modo sempre più semplice, al punto che una firma digitale può essere generata anche attraverso un comune tablet.
Si tratta di un'opportunità incentivata anche a livello internazionale, al punto che il regolamento eIDAS, varato nel luglio del 2016, è stato automaticamente recepito in tutta Europa. I servizi digital trust di InfoCert, già approvati a livello nazionale, sono così validi in qualunque paese del Continente e questo consente a InfoCert di crescere sempre più oltre i confini italiani.